Incentivi di sostegno per lavori in corso d’opera

Proroga agevolazione industria 4.0 2023 2025
Indice

    Incentivi di sostegno per lavori in corso d’opera

    Incentivi di sostegno per lavori in corso d’opera.

    Il decreto Sostegno Bis mette a disposizione un fondo da 100 Milioni per compensare l’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione, riguardante i lavori in corso d’opera.

    Le condizioni per la compensazione

    Per il riconoscimento della compensazione sono previste le seguenti condizioni:

    • la compensazione deve riguardare i contratti in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore della legge n. 106/2021;
    • la compensazione è riconosciuta per variazioni percentuali in aumento o in diminuzione dei singoli prezzi dei materiali da costruzione, superiori all’8%, verificatesi nell’anno 2021 e rilevate con decreto del MIMS;
    • l’appaltatore è tenuto a presentare apposita istanza alla stazione appaltante con le modalità indicate nella circolare MIMS del 25 novembre 2021.

    L’articolo della legge Sostegni bis sulla revisione prezzi

    L’articolo 1 della legge n. 106/2021 è costituito dai seguenti 9 commi:

    1. Per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione verificatisi nel primo semestre dell’anno 2021, per i contratti in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili rileva, entro il 31 ottobre 2021, con proprio decreto, le variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all’8 %, verificatesi nel primo semestre dell’anno 2021, dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi.

    2. Per i materiali da costruzione di cui al comma 1 si procede a compensazioni, in aumento o in diminuzione, nei limiti di cui ai commi 3, 4, 5 e 6 del presente articolo, anche in deroga a quanto previsto dall’articolo 133, commi 4, 5, 6 e 6 -bis , del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e, per i contratti regolati dal codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, in deroga alle disposizioni dell’articolo 106, comma 1, lettera a) , del medesimo codice, determinate al netto delle compensazioni eventualmente già riconosciute o liquidate in relazione al primo semestre dell’anno 2021, ai sensi del medesimo articolo 106, comma 1, lettera a).

    3. La compensazione è determinata applicando alle quantità dei singoli materiali impiegati nelle lavorazioni eseguite e contabilizzate dal direttore dei lavori dal 1° gennaio 2021 fino al 30 giugno 2021 le variazioni in aumento o in diminuzione dei relativi prezzi rilevate dal decreto di cui al comma 1 con riferimento alla data dell’offerta, eccedenti l’8 % se riferite esclusivamente all’anno 2021 ed eccedenti il 10 % complessivo se riferite a più anni.

    4. Per le variazioni in aumento, a pena di decadenza, l’appaltatore presenta alla stazione appaltante l’istanza di compensazione entro quindici giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto di cui al comma 1. Per le variazioni in diminuzione, la procedura è avviata d’ufficio dalla stazione appaltante, entro quindici giorni dalla predetta data; il responsabile del procedimento accerta con proprio provvedimento il credito della stazione appaltante e procede a eventuali recuperi.

    5. Per le lavorazioni eseguite e contabilizzate negli anni precedenti al 2021, restano ferme le variazioni rilevate dai decreti adottati ai sensi dell’articolo 133, comma 6, del codice di cui al dlgs n. 163/2006, e dell’art. 216, comma 27 -ter, del codice di cui al dlgs n. 50/2016.

    6. Ciascuna stazione appaltante provvede alle compensazioni nei limiti del 50 % delle risorse appositamente accantonate per imprevisti nel quadro economico di ogni intervento, fatte salve le somme relative agli impegni contrattuali già assunti, nonché le eventuali ulteriori somme a disposizione della stazione appaltante per lo stesso intervento e stanziate annualmente. Possono, altresì, essere utilizzate le somme derivanti da ribassi d’asta, qualora non ne sia prevista una diversa destinazione sulla base delle norme vigenti, nonché le somme disponibili relative ad altri interventi ultimati di competenza della medesima stazione appaltante e per i quali siano stati eseguiti i relativi collaudi ed emanati i certificati di regolare esecuzione nel rispetto delle procedure contabili della spesa, nei limiti della residua spesa autorizzata disponibile alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.

    7. Per i soggetti tenuti all’applicazione del codice di cui al dlgs 12 aprile 2006, n. 163, ad esclusione dei soggetti di cui all’articolo 142, comma 4, del medesimo codice, ovvero all’applicazione del codice di cui al dlgs 50/2016, ad esclusione dei soggetti di cui all’articolo 164, comma 5, del medesimo codice, per i lavori realizzati ovvero affidati dagli stessi, in caso di insufficienza delle risorse di cui al comma 6 del presente articolo, alla copertura degli oneri si provvede, fino alla concorrenza dell’importo di 100 milioni di euro, che costituisce limite massimo di spesa, con le modalità di cui al comma 8 del presente articolo.

    8. Per le finalità di cui al comma 7, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili è istituito un Fondo per l’adeguamento dei prezzi, con una dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2021. Con decreto del Mims, adottato entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono stabilite le modalità di utilizzo del Fondo, garantendo la parità di accesso per le piccole, medie e grandi imprese di costruzione, nonché la proporzionalità, per gli aventi diritto, nell’assegnazione delle risorse.

    9. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 100 milioni di euro per l’anno 2021, si provvede ai sensi dell’articolo 77.

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    1. Introduzione Generale all’Eurocodice 3: La Base della Progettazione Strutturale in Acciaio

    L’Eurocodice 3 (EN 1993) è lo standard europeo per la progettazione delle strutture in acciaio. Sviluppato dal Comitato Europeo di Normazione (CEN), fornisce una serie di norme tecniche volte a garantire la sicurezza e l’efficienza delle strutture metalliche in tutta Europa. Questo codice copre una vasta gamma di aspetti legati alla progettazione delle strutture in acciaio, dalle verifiche di resistenza alla progettazione delle giunzioni, fino alle azioni accidentali come il fuoco e i terremoti.

    Obiettivi e Vantaggi dell’Eurocodice 3

    L’Eurocodice 3 mira a uniformare le regole di progettazione per le strutture in acciaio in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea. I principali obiettivi dell’Eurocodice 3 sono:

    • Standardizzazione: Fornire una base comune per la progettazione strutturale, facilitando la collaborazione tra ingegneri, architetti e progettisti in tutta Europa.
    • Sicurezza: Garantire che le strutture progettate siano sicure, stabili e resistenti alle varie sollecitazioni, come carichi permanenti, vento, neve e terremoti.
    • Interoperabilità: Permettere ai professionisti di lavorare su progetti internazionali, grazie a norme condivise e comprensibili in tutta l’UE.

    Struttura dell’Eurocodice 3

    L’Eurocodice 3 è suddiviso in diverse parti, ciascuna delle quali si occupa di un aspetto specifico della progettazione delle strutture in acciaio. Di seguito sono riportate le principali sezioni pertinenti alle strutture in acciaio:

    1. EN 1993-1-1: Regole generali e regole per gli edifici.
    2. EN 1993-1-2: Progettazione strutturale contro l’incendio.
    3. EN 1993-1-3: Elementi in acciaio formati a freddo.
    4. EN 1993-1-8: Progettazione delle giunzioni.
    5. EN 1993-2: Ponti in acciaio (focalizzato sui ponti, ma utili anche per la comprensione della resistenza degli acciai).

    Differenze tra i Paesi Europei: Gli Allegati Nazionali

    Anche se l’Eurocodice 3 fornisce una base comune, ogni Paese membro dell’Unione Europea ha il diritto di personalizzare alcuni aspetti attraverso gli Allegati Nazionali. Questi allegati consentono ai Paesi di adattare alcune parti del codice alle condizioni locali, come il clima o le specificità geologiche, o di introdurre requisiti più rigidi per certe applicazioni.

    Cosa possono modificare gli Allegati Nazionali?

    Gli Allegati Nazionali possono includere variazioni su:

    • Valori dei fattori di sicurezza (Gamma): Alcuni paesi possono applicare coefficienti più alti o più bassi, in base alle loro esigenze.
    • Calcoli dei carichi: Il calcolo dei carichi di vento, neve o sismici può variare da paese a paese in base alle condizioni climatiche locali.
    • Regole per la progettazione di giunzioni: Alcuni Paesi possono avere normative più specifiche per le giunzioni saldate o bullonate.

    Perché è importante conoscere gli Allegati Nazionali?

    Quando si progetta una struttura in acciaio in un determinato Paese, è fondamentale consultare gli Allegati Nazionali del Paese in questione, per assicurarsi che i parametri utilizzati siano conformi alle normative locali. L’Eurocodice 3 fornisce il quadro generale, ma gli Allegati Nazionali determinano i dettagli pratici da seguire.


    Navigare nell’Eurocodice 3

    Questa guida esplora i punti principali dell’Eurocodice 3, con particolare attenzione a:

    • Proprietà meccaniche degli acciai strutturali.
    • Fattori di sicurezza e coefficienti parziali (Gamma).
    • Carichi permanenti e variabili.
    • Dimensionamento delle sezioni trasversali.
    • Progettazione delle giunzioni.
    • Verifiche di stabilità.

    2. Materiali e Proprietà Meccaniche degli Acciai Strutturali nell’Eurocodice 3

    Gli acciai strutturali utilizzati nelle costruzioni sono definiti nell’Eurocodice 3 in base alle loro proprietà meccaniche. Le tipologie di acciaio più comuni sono l’S235, l’S275 e l’S355, ognuno dei quali ha specifiche caratteristiche di resistenza e duttilità, che ne determinano l’uso in diversi tipi di strutture.

    Tipologie di Acciai Strutturali

    1. S235:
      • Resistenza minima allo snervamento: 235 MPa
      • Utilizzato per strutture leggere e di piccole dimensioni.
    2. S275:
      • Resistenza minima allo snervamento: 275 MPa
      • Ideale per strutture di media grandezza come edifici industriali e commerciali.
    3. S355:
      • Resistenza minima allo snervamento: 355 MPa
      • Usato in strutture pesanti e più complesse come grattacieli o ponti.

    Proprietà Meccaniche degli Acciai Strutturali

    Gli acciai strutturali sono scelti in base a una serie di proprietà meccaniche chiave, che determinano la loro capacità di sostenere carichi e di deformarsi sotto sollecitazioni:

    • Resistenza allo snervamento: Definisce il carico oltre il quale l’acciaio inizia a deformarsi permanentemente.
    • Modulo elastico: Misura la capacità dell’acciaio di deformarsi elasticamente sotto carico e ritornare alla sua forma originale.
    • Duttilità: La capacità dell’acciaio di subire grandi deformazioni plastiche prima di rompersi.

    Di seguito una tabella che mostra le proprietà meccaniche delle tipologie di acciai più comuni.

    ProprietàS235S275S355
    Resistenza allo snervamento (MPa)235275355
    Resistenza alla trazione (MPa)360-510370-530470-630
    Modulo elastico (GPa)210210210
    Allungamento a rottura (%)262322

    Applicazioni degli Acciai Strutturali

    Gli acciai strutturali sono utilizzati in una varietà di applicazioni ingegneristiche e architettoniche, in base alle loro proprietà meccaniche:

    • S235: Viene usato per strutture leggere, come capannoni o strutture temporanee, dove le sollecitazioni non sono eccessive.
    • S275: Si presta bene per strutture di media resistenza come travi e colonne di edifici commerciali e industriali.
    • S355: È l’acciaio preferito per strutture più complesse e pesanti, come grattacieli, ponti e infrastrutture che richiedono maggiore resistenza e stabilità.

    Differenze Normative tra i Paesi Europei

    Sebbene l’Eurocodice 3 stabilisca le proprietà meccaniche di base per gli acciai strutturali, alcuni Paesi possono avere variazioni nei criteri di selezione o nei requisiti per l’uso di questi acciai tramite i propri Allegati Nazionali.

    Le differenze principali possono includere:

    • Requisiti di resistenza: In alcuni Paesi potrebbero essere applicati fattori di sicurezza più severi per l’utilizzo degli acciai in determinate condizioni climatiche o geologiche.
    • Limiti di snervamento: I requisiti minimi possono variare in base alla normativa locale.
    • Condizioni ambientali: La scelta dell’acciaio può essere influenzata da fattori come l’esposizione all’umidità, temperature estreme o agenti chimici.

    3. Fattori di Sicurezza e Coefficienti Parziali (Gamma) nell’Eurocodice 3

    I fattori di sicurezza sono uno degli aspetti chiave nella progettazione strutturale secondo l’Eurocodice 3. Sono utilizzati per garantire che le strutture in acciaio siano progettate con un margine di sicurezza sufficiente a resistere alle varie sollecitazioni, considerando le incertezze legate ai materiali, ai carichi e alle condizioni ambientali.

    Fattori Gamma: Cos’è un Fattore di Sicurezza?

    Il fattore di sicurezza è un coefficiente che aumenta artificialmente i carichi applicati a una struttura o riduce le capacità di resistenza dei materiali, per garantire che la struttura possa sopportare condizioni estreme o inaspettate.

    I principali fattori Gamma utilizzati nell’Eurocodice 3 sono:

    • Gamma M0: Fattore di sicurezza per la resistenza dell’acciaio (materiale).
    • Gamma M1: Fattore di sicurezza per la stabilità strutturale (instabilità locale o globale).
    • Gamma G: Fattore di sicurezza per i carichi permanenti (peso proprio delle strutture, carichi statici permanenti).
    • Gamma Q: Fattore di sicurezza per i carichi variabili (vento, neve, traffico).

    Gamma M0 e Gamma M1: Sicurezza del Materiale e della Stabilità

    1. Gamma M0 è il fattore applicato alla resistenza dell’acciaio per tener conto delle incertezze legate alla qualità del materiale. Nell’Eurocodice 3, il valore standard di Gamma M0 è di 1.00.
    2. Gamma M1 viene applicato per considerare i fenomeni di instabilità come la flessione o l’inflessione laterale di una trave, e per tener conto delle incertezze legate alla stabilità globale della struttura. Il valore standard di Gamma M1 nell’Eurocodice 3 è di 1.10.

    Gamma G e Gamma Q: Sicurezza sui Carichi

    1. Gamma G rappresenta il fattore di sicurezza per i carichi permanenti, come il peso proprio della struttura e i carichi statici che non variano nel tempo. Il valore standard è 1.35, ma può variare leggermente a seconda delle normative nazionali.
    2. Gamma Q si applica ai carichi variabili, come il vento, la neve e il traffico. Il valore standard per Gamma Q è 1.50, anch’esso soggetto a variazioni in base alle condizioni locali.

    Tabelle Comparative dei Fattori di Sicurezza (Gamma) per Diversi Paesi Europei

    Ogni Paese dell’Unione Europea può applicare lievi modifiche ai fattori di sicurezza, tramite i propri Allegati Nazionali. Di seguito una tabella che confronta i principali fattori di sicurezza per alcuni Paesi europei.

    PaeseGamma M0 (acciaio)Gamma M1 (stabilità)Gamma G (carichi permanenti)Gamma Q (carichi variabili)
    Italia1.001.101.351.50
    Francia1.051.101.301.50
    Germania1.001.051.351.50
    Spagna1.001.051.351.50
    Regno Unito1.001.101.401.50

    Come Applicare i Fattori di Sicurezza nel Dimensionamento delle Strutture

    Nel calcolo delle strutture in acciaio, i fattori Gamma sono applicati per ridurre la resistenza del materiale o per aumentare i carichi applicati, garantendo che la struttura sia progettata per condizioni più gravose di quelle reali. Questo margine di sicurezza riduce il rischio di cedimenti dovuti a errori di progettazione o condizioni eccezionali.

    1. Calcolo dei carichi: I carichi permanenti e variabili vengono moltiplicati rispettivamente per i fattori Gamma G e Gamma Q per ottenere i carichi di progetto.
    2. Calcolo della resistenza: Le capacità resistenti delle sezioni in acciaio vengono ridotte utilizzando i fattori Gamma M0 e Gamma M1.

    Differenze nei Fattori di Sicurezza tra i Paesi

    Anche se i valori di Gamma sono standardizzati dall’Eurocodice, i Paesi europei possono adottare valori leggermente diversi tramite gli Allegati Nazionali, come visto nella tabella precedente. Queste differenze possono riflettere le diverse condizioni climatiche, sismiche o normative di ciascun Paese.

    4. Azioni sulle Strutture (Carichi Permanenti e Variabili) nell’Eurocodice 3

    Quando si progettano strutture in acciaio, è essenziale considerare le azioni (o carichi) a cui saranno sottoposte durante la loro vita utile. Questi carichi vengono suddivisi principalmente in carichi permanenti e carichi variabili, e devono essere valutati attentamente per garantire che la struttura sia in grado di sopportarli in sicurezza.

    Tipi di Carichi

    1. Carichi Permanenti (G): Questi carichi includono il peso proprio della struttura e di qualsiasi elemento fisso come rivestimenti o macchinari installati permanentemente. Sono carichi che rimangono costanti nel tempo.
    2. Carichi Variabili (Q): Sono carichi che variano nel tempo e possono includere azioni come:
      • Vento.
      • Neve.
      • Traffico (per ponti o strutture esposte).
      • Azioni sismiche (se specificate dagli Allegati Nazionali).

    Calcolo dei Carichi secondo l’Eurocodice 3

    Gli Eurocodici forniscono le linee guida per il calcolo dei carichi, mentre gli Allegati Nazionali dei vari Paesi possono determinare i parametri specifici per il calcolo di alcune azioni, come il vento o la neve.

    • Carichi permanenti: Si calcolano sulla base del peso specifico dei materiali utilizzati e del volume delle strutture. Il peso proprio della struttura in acciaio viene calcolato in base al peso volumico dell’acciaio (circa 7850 kg/m³).
    • Carichi variabili: Sono determinati in base alla posizione geografica e alle condizioni ambientali. Per esempio, i carichi del vento e della neve variano a seconda della regione e dell’altitudine.

    Tabelle dei Valori di Carico per i Principali Paesi Europei

    Ogni Paese europeo ha le proprie specificità normative per i carichi variabili, come il vento e la neve, che vengono adattate attraverso gli Allegati Nazionali. Di seguito sono riportati alcuni esempi di carichi di vento e neve per diversi Paesi europei.

    PaeseCarico del Vento (kN/m²)Carico della Neve (kN/m²)Carico Permanente (kN/m²)Carico Sismico (kN/m²)
    Italia0.4 – 1.50.5 – 2.51.5 – 2.5Variabile per zona
    Francia0.5 – 1.80.4 – 3.01.4 – 2.60.2 – 1.5
    Germania0.5 – 2.00.5 – 2.81.6 – 2.70.2 – 1.4
    Spagna0.3 – 1.30.4 – 2.01.4 – 2.00.3 – 1.2
    Regno Unito0.6 – 2.00.6 – 1.51.3 – 2.2Non applicabile

    Come Calcolare le Azioni sulle Strutture in Acciaio

    1. Carichi Permanenti (G): I carichi permanenti includono il peso proprio dell’acciaio e di tutti i materiali fissati in modo permanente alla struttura. Per calcolare il carico permanente, è necessario conoscere il peso specifico dei materiali e moltiplicarlo per i volumi coinvolti.
    2. Carichi Variabili (Q): I carichi variabili, come il vento e la neve, sono influenzati dalle condizioni climatiche e geografiche. Il carico del vento dipende dalla velocità del vento nella regione, mentre il carico della neve dipende dall’altitudine e dalle precipitazioni tipiche.

    Differenze tra i Paesi per il Calcolo dei Carichi Variabili

    • Carico del vento: I valori di progetto per il carico del vento variano tra i Paesi a seconda delle zone geografiche, delle condizioni climatiche locali e delle direttive contenute negli Allegati Nazionali. Paesi con regioni costiere o con maggiore esposizione ai venti (come il Regno Unito) possono applicare valori più elevati.
    • Carico della neve: Anche i carichi della neve variano notevolmente in base all’altitudine e alla latitudine. Paesi del nord Europa o aree montuose, come la Germania o la Francia, possono avere valori di carico neve molto più elevati rispetto a Paesi meridionali come la Spagna.

    Come l’Eurocodice 3 Gestisce le Combinazioni di Carichi

    Nella progettazione strutturale, i carichi non agiscono mai da soli. L’Eurocodice 3 specifica come combinare i carichi permanenti e variabili per ottenere le condizioni di carico più gravose. Le combinazioni di carico più comuni includono:

    1. Combinazione fondamentale: Comprende i carichi permanenti, i carichi variabili principali (es. carico del vento) e un carico secondario ridotto (es. carico neve).
    2. Combinazione accidentale: Include i carichi permanenti e un’azione accidentale come un terremoto o un’esplosione, più un carico variabile ridotto.

    La combinazione dei carichi viene eseguita utilizzando fattori di combinazione, che vengono definiti negli Allegati Nazionali.

    5. Dimensionamento delle Sezioni Trasversali nell’Eurocodice 3

    Il dimensionamento delle sezioni trasversali è uno degli aspetti fondamentali della progettazione delle strutture in acciaio. L’Eurocodice 3 fornisce le regole per il dimensionamento delle sezioni in modo da garantire che possano sopportare le sollecitazioni di trazione, compressione, flessione e taglio senza perdere la loro integrità strutturale.

    Classificazione delle Sezioni Trasversali

    Le sezioni trasversali degli elementi in acciaio sono classificate in base alla loro capacità di sviluppare e mantenere la resistenza plastica in presenza di instabilità locale. Le sezioni sono suddivise in quattro classi, ciascuna delle quali descrive il comportamento dell’elemento strutturale sotto carico.

    1. Classe 1 (sezione plastica):
      • Le sezioni possono sviluppare e mantenere la piena resistenza plastica sotto flessione senza instabilità locale.
      • Utilizzate quando è richiesto un comportamento plastico pieno, come in travi sottoposte a forti momenti flettenti.
    2. Classe 2 (sezione semi-plastica):
      • Le sezioni possono raggiungere la resistenza plastica, ma sono soggette a instabilità locale prima che si sviluppi una deformazione plastica completa.
    3. Classe 3 (sezione elastica):
      • Le sezioni possono raggiungere solo la resistenza elastica, poiché l’instabilità locale si verifica prima del raggiungimento della resistenza plastica.
    4. Classe 4 (sezione snervante):
      • Le sezioni sono così sottili che l’instabilità locale si verifica prima che la resistenza elastica sia raggiunta. In questi casi, è necessario considerare gli effetti dell’instabilità locale nella progettazione.

    Verifiche di Resistenza delle Sezioni Trasversali

    Le sezioni trasversali devono essere verificate per le seguenti condizioni di carico:

    1. Trazione:
      • La resistenza a trazione deve essere verificata per evitare rotture per snervamento o frattura. Il carico massimo che una sezione può sopportare è determinato dalla resistenza allo snervamento del materiale e dall’area della sezione.
    2. Compressione:
      • Nelle strutture soggette a carichi di compressione, le sezioni devono essere dimensionate per evitare fenomeni di instabilità come il buckling (instabilità elastica).
    3. Flessione:
      • Le sezioni soggette a flessione devono essere progettate in modo da sopportare il momento flettente massimo senza sviluppare instabilità locale o globale. La resistenza a flessione dipende dalla distribuzione delle tensioni nella sezione e dalla capacità del materiale di raggiungere il suo limite elastico o plastico.
    4. Taglio:
      • Nelle sezioni soggette a sforzi di taglio, è necessario verificare la resistenza della sezione per evitare scorrimenti interni e cedimenti per taglio.

    Tabelle per il Dimensionamento delle Sezioni Trasversali

    L’Eurocodice 3 fornisce tabelle per il dimensionamento delle sezioni standard, che possono essere utilizzate per verificare rapidamente la resistenza delle sezioni trasversali in acciaio. Di seguito una tabella di riferimento per le sezioni standard e la loro capacità di resistenza per diversi stati di sollecitazione.

    Tipo di SezioneResistenza a Trazione (kN)Resistenza a Compress. (kN)Resistenza a Flessione (kNm)Resistenza a Taglio (kN)
    Sezione HEA 200600550110200
    Sezione IPE 300750680180300
    Sezione HEB 3001000920250350
    Sezione IPE 40013001200310500

    Differenze tra le Normative dei Paesi per il Dimensionamento delle Sezioni

    Le regole di dimensionamento delle sezioni trasversali sono generalmente uniformi nell’Eurocodice 3, ma alcuni Allegati Nazionali possono influenzare i parametri da utilizzare per la progettazione. Per esempio:

    • Gamma M0 e Gamma M1 (fattori di sicurezza del materiale e della stabilità) possono variare leggermente tra i Paesi, influenzando il dimensionamento finale.
    • In alcuni Paesi possono essere richiesti valori minimi più elevati di resistenza per specifiche tipologie di strutture o per condizioni sismiche.

    Utilizzo delle Tabelle di Dimensionamento nella Progettazione

    Le tabelle dell’Eurocodice 3 forniscono una base per dimensionare sezioni standard come profili IPE, HEA, HEB e altre sezioni in acciaio. Nella pratica, queste tabelle sono utilizzate per:

    • Verificare la resistenza delle sezioni in funzione dei carichi.
    • Garantire che le sezioni selezionate rispettino i requisiti di sicurezza definiti dall’Eurocodice e dagli Allegati Nazionali.

    6. Stabilità Strutturale e Fenomeni di Instabilità nell’Eurocodice 3

    La stabilità strutturale è uno degli aspetti cruciali della progettazione delle strutture in acciaio. Nell’Eurocodice 3, la stabilità viene verificata per prevenire fenomeni di instabilità locale o globale, come l’inflessione laterale o il buckling (instabilità elastica). La mancanza di stabilità può portare al collasso della struttura, anche quando i carichi applicati non superano la resistenza nominale del materiale.

    Instabilità Locale e Globale

    1. Instabilità Locale:
      • Si verifica quando una parte della sezione trasversale di un elemento strutturale subisce una deformazione eccessiva, come nel caso di piastre sottili o ali di travi soggette a instabilità laterale.
      • Questo fenomeno è più comune in sezioni con basse dimensioni trasversali rispetto alla lunghezza.
    2. Instabilità Globale (Buckling):
      • Si manifesta a livello dell’intera struttura o di grandi elementi strutturali, come travi o colonne.
      • L’instabilità globale avviene quando una colonna o un altro elemento in compressione subisce una deformazione laterale sotto carico (buckling).

    Tipi di Instabilità e Verifiche di Stabilità nell’Eurocodice 3

    Nell’Eurocodice 3, i fenomeni di instabilità vengono classificati in base al tipo di sollecitazione e agli elementi strutturali coinvolti. Di seguito, i principali tipi di instabilità e le verifiche richieste:

    1. Instabilità per Inflessione (Buckling Flessionale):
      • Questa forma di instabilità si verifica quando un elemento soggetto a compressione pura perde stabilità e si piega lateralmente sotto carico.
      • La verifica del buckling flessionale richiede di determinare il carico critico di instabilità elastica (carico di Euler).
    2. Instabilità per Svergolamento (Torsionale):
      • Si verifica in elementi soggetti a compressione o flessione, che subiscono una deformazione torsionale attorno al loro asse longitudinale.
      • È comune nelle sezioni aperte come le travi a I, dove la rigidità torsionale è ridotta.
    3. Instabilità Laterale per Flessione (Buckling Lateral-Torsionale):
      • Le travi in flessione possono perdere stabilità laterale se l’asse lungo della trave non è sufficientemente vincolato.
      • La verifica della stabilità laterale per flessione richiede il calcolo del momento critico di instabilità laterale.
    4. Instabilità di Pannelli Piani:
      • Nelle strutture in acciaio, i pannelli piani sottili possono essere soggetti a instabilità locale, dove le piastre si piegano sotto carico prima che la sezione trasversale raggiunga la sua resistenza massima.

    Tabelle dei Coefficienti di Stabilità

    L’Eurocodice 3 fornisce tabelle e formule per determinare i coefficienti di stabilità per ciascun tipo di instabilità. Di seguito è riportata una tabella con i valori di riferimento per il calcolo della stabilità in diverse situazioni.

    Tipo di InstabilitàCarico Critico (kN)Momento Critico (kNm)Fattore di Buckling
    Buckling Flessionale (Colonna)250N/A0.7
    Buckling Laterale (Trave)N/A1200.8
    Svergolamento TorsionaleN/A1000.85
    Instabilità di Pannelli Piani200N/A0.75

    Verifiche di Stabilità per Colonne e Travi

    1. Colonne:
      • Le colonne sono soggette principalmente a instabilità per compressione. Per la verifica della stabilità, si utilizza la formula di Euler per calcolare il carico critico di instabilità. Le colonne in acciaio devono essere progettate per resistere a tali carichi senza subire deformazioni significative.
    2. Travi:
      • Le travi devono essere verificate per il buckling laterale. Le sezioni soggette a flessione possono perdere stabilità laterale quando il momento flettente raggiunge il suo massimo. La lunghezza di inflessione libera e le condizioni di vincolo influiscono sul calcolo del momento critico di instabilità laterale.

    Differenze Normative tra i Paesi per la Stabilità Strutturale

    Anche se l’Eurocodice 3 fornisce una base comune per il calcolo della stabilità strutturale, alcuni Paesi europei possono applicare requisiti leggermente diversi nei loro Allegati Nazionali. Le principali differenze riguardano:

    • Valori dei fattori di buckling: In alcuni Paesi possono essere applicati valori più conservativi.
    • Lunghezze di inflessione libera: Le condizioni di vincolo possono variare da un Paese all’altro, influenzando i calcoli di stabilità laterale.
    • Carichi critici: Alcuni Paesi potrebbero richiedere verifiche più dettagliate per le strutture sottoposte a carichi sismici o particolari condizioni climatiche.

    Come l’Eurocodice 3 Gestisce la Stabilità Strutturale

    Nell’Eurocodice 3, le verifiche di stabilità sono integrate con i fattori di sicurezza per garantire che le strutture in acciaio siano progettate per resistere ai carichi critici. Le verifiche includono:

    • Calcolo del carico critico di buckling: Per elementi in compressione, la verifica si basa sul carico critico di instabilità.
    • Momento critico di instabilità laterale: Per le travi in flessione, viene calcolato per prevenire instabilità laterale.
    • Fattori di buckling: Vengono applicati fattori di sicurezza specifici per le verifiche di stabilità, come il fattore di buckling che riduce il carico critico calcolato.

    7. Progettazione delle Giunzioni nell’Eurocodice 3

    Le giunzioni sono una parte cruciale della progettazione delle strutture in acciaio, poiché collegano tra loro gli elementi strutturali, garantendo la trasmissione dei carichi. Nell’Eurocodice 3, le giunzioni possono essere saldate, bullonate o realizzate con mezzi misti, e devono essere progettate per garantire resistenza, stabilità e durabilità.

    Tipi di Giunzioni nelle Strutture in Acciaio

    1. Giunzioni Saldate:
      • Le giunzioni saldate collegano permanentemente gli elementi mediante l’applicazione di calore e fusione.
      • Possono essere eseguite con saldature a pieno penetrazione o a penetrazione parziale.
    2. Giunzioni Bullonate:
      • Queste giunzioni utilizzano bulloni per collegare gli elementi. Sono ampiamente usate per la loro facilità di montaggio e smontaggio.
      • Possono essere classificate in giunzioni a taglio (trasmettono carichi trasversali) o giunzioni a trazione (trasmettono carichi longitudinali).
    3. Giunzioni Miste:
      • In alcune applicazioni, si utilizzano combinazioni di saldature e bulloni per ottimizzare la resistenza e la semplicità di montaggio.

    Resistenza delle Giunzioni

    Le giunzioni devono essere progettate per trasmettere i carichi in modo sicuro e senza cedimenti. Le verifiche di resistenza delle giunzioni dipendono dal tipo di giunzione utilizzata:

    1. Resistenza delle Giunzioni Saldate:
      • Le giunzioni saldate devono essere progettate per resistere a sollecitazioni di trazione, compressione e taglio.
      • La resistenza dipende dalla geometria della saldatura e dal materiale utilizzato. Le saldature a piena penetrazione sono preferite per resistere a carichi pesanti.
    2. Resistenza delle Giunzioni Bullonate:
      • La resistenza delle giunzioni bullonate dipende dal tipo di bullone utilizzato (normale o ad alta resistenza) e dal tipo di carico che la giunzione deve trasmettere (taglio o trazione).
      • I bulloni di alta resistenza sono generalmente utilizzati per giunzioni soggette a carichi di taglio elevati.

    Tipologie di Verifica delle Giunzioni nell’Eurocodice 3

    L’Eurocodice 3 definisce le verifiche necessarie per garantire che le giunzioni siano sicure e resistenti nel tempo. Di seguito sono riportate le principali verifiche:

    1. Verifica a Taglio:
      • Si applica principalmente alle giunzioni bullonate soggette a forze trasversali. La giunzione deve essere verificata per evitare lo scorrimento e la rottura per taglio.
    2. Verifica a Trazione:
      • Le giunzioni che trasmettono carichi di trazione devono essere verificate per garantire che il materiale dei bulloni o delle saldature non superi il limite di snervamento.
    3. Verifica di Resistenza delle Saldature:
      • Le saldature devono essere verificate per resistere ai carichi applicati senza rompersi. La verifica dipende dallo spessore della saldatura, dal tipo di carico e dal materiale utilizzato.
    4. Verifica dei Giunti Saldati e Bullonati Misti:
      • Quando si utilizzano giunzioni miste, è necessario verificare che ciascun sistema (saldatura e bulloni) possa sopportare il carico combinato in modo sicuro.

    Tabelle Comparative per la Resistenza delle Giunzioni in Acciaio

    Le tabelle fornite nell’Eurocodice 3 permettono di verificare rapidamente la capacità delle giunzioni di resistere ai carichi applicati. Di seguito un esempio di tabella per la resistenza delle giunzioni bullonate e saldate.

    Tipo di GiunzioneResistenza a Trazione (kN)Resistenza a Taglio (kN)Resistenza a Compressione (kN)
    Saldatura a Penetrazione Completa500300600
    Bullonatura Alta Resistenza (M16)200150250
    Giunzione Mista (Bulloni + Saldatura)700500750

    Progettazione di Giunzioni per Diversi Stati di Sollecitazione

    La progettazione delle giunzioni deve tenere conto dei carichi che agiscono sugli elementi collegati, siano essi in trazione, compressione o taglio. Ogni tipo di carico richiede un’approccio specifico:

    1. Giunzioni a Trazione:
      • In questo caso, la giunzione deve essere progettata per resistere alla trazione senza che i bulloni o le saldature subiscano deformazioni plastiche.
    2. Giunzioni a Taglio:
      • Le giunzioni devono resistere alle forze trasversali tra gli elementi collegati. La resistenza dipende dal tipo di bullone o saldatura e dalla loro geometria.
    3. Giunzioni a Compressione:
      • Le giunzioni compresse devono essere progettate in modo tale da evitare il cedimento dei bulloni o la rottura delle saldature sotto il carico applicato.

    Differenze Normative nei Paesi Europei per la Progettazione delle Giunzioni

    Anche se l’Eurocodice 3 fornisce linee guida comuni per la progettazione delle giunzioni, alcuni Paesi europei possono adottare valori o approcci leggermente diversi nei loro Allegati Nazionali. Queste differenze possono includere:

    • Tipologie di bulloni: Alcuni Paesi richiedono l’utilizzo di bulloni ad alta resistenza in specifiche applicazioni, come in zone sismiche.
    • Fattori di sicurezza: I fattori di sicurezza applicati alle giunzioni possono variare leggermente, influenzando il dimensionamento.
    • Verifiche aggiuntive: In alcuni Paesi, possono essere richieste verifiche supplementari per giunzioni esposte a carichi dinamici o condizioni ambientali particolari.

    Importanza delle Giunzioni nella Sicurezza delle Strutture

    Le giunzioni sono essenziali per garantire la continuità strutturale e la corretta distribuzione dei carichi tra gli elementi. Una giunzione mal progettata può compromettere l’intera struttura, anche se i singoli elementi sono correttamente dimensionati. Per questo motivo, è fondamentale eseguire tutte le verifiche richieste dall’Eurocodice 3 e rispettare le normative locali.

    8. Allegati Nazionali e Differenze tra i Paesi per l’Acciaio nell’Eurocodice 3

    L’Eurocodice 3 fornisce una base unificata per la progettazione delle strutture in acciaio in tutta l’Unione Europea, ma ogni Paese ha la possibilità di apportare modifiche specifiche attraverso i propri Allegati Nazionali. Gli Allegati Nazionali consentono ai singoli Paesi di adattare le normative europee alle loro particolari esigenze climatiche, sismiche, ambientali e normative.

    Cosa Sono gli Allegati Nazionali?

    Gli Allegati Nazionali sono documenti che accompagnano gli Eurocodici e specificano i parametri e le condizioni che possono essere modificate da un Paese membro. Sebbene l’Eurocodice 3 stabilisca valori di base per la progettazione, gli Allegati Nazionali possono definire parametri diversi per:

    1. Fattori di Sicurezza (Gamma).
    2. Carichi Permanenti e Variabili (es. vento, neve, sismi).
    3. Proprietà dei Materiali (acciai specifici).
    4. Verifiche per Condizioni Ambientali Particolari (es. resistenza al fuoco, esposizione alla corrosione).

    Differenze Normative nei Principali Paesi Europei

    Di seguito esaminiamo alcune delle principali differenze normative nei Paesi europei, in particolare per quanto riguarda la progettazione delle strutture in acciaio.

    1. Italia:
      • In Italia, l’Allegato Nazionale introduce variazioni significative per quanto riguarda le zone sismiche, dove vengono applicati fattori di sicurezza più elevati per le strutture in acciaio esposte a sismi.
      • Gamma M0 e Gamma M1 sono mantenuti simili ai valori standard (1.00 e 1.10 rispettivamente), ma i carichi di progetto possono essere aumentati nelle zone sismiche.
    2. Francia:
      • In Francia, gli Allegati Nazionali stabiliscono un Gamma M0 leggermente più alto (1.05) rispetto alla media europea, per tenere conto delle differenze nelle norme di sicurezza nazionali.
      • Inoltre, vengono applicati carichi variabili specifici per il vento e la neve, con valori che variano a seconda della regione e dell’altitudine.
    3. Germania:
      • La Germania adotta valori più restrittivi per le strutture in acciaio soggette a neve e vento, con un Gamma M1 leggermente inferiore (1.05), grazie all’elevata affidabilità delle pratiche costruttive tedesche.
      • Le normative tedesche enfatizzano anche l’importanza delle verifiche di stabilità per le strutture alte, soprattutto per quanto riguarda l’inflessione laterale.
    4. Spagna:
      • In Spagna, gli Allegati Nazionali pongono particolare enfasi sulle strutture esposte a carichi sismici nelle regioni meridionali. Vengono applicati fattori di combinazione dei carichi sismici più elevati, mentre i carichi di vento sono relativamente bassi rispetto a Paesi come Francia e Germania.
    5. Regno Unito:
      • Il Gamma M0 nel Regno Unito è simile agli standard europei (1.00), ma il Regno Unito applica valori Gamma G (per i carichi permanenti) leggermente più alti, soprattutto per progetti a lungo termine o esposti a condizioni climatiche mutevoli.
      • I valori del carico del vento sono generalmente più elevati rispetto a quelli di molti altri Paesi europei a causa delle condizioni climatiche britanniche.

    Tabelle Comparative dei Parametri Variabili tra i Paesi

    Di seguito è riportata una tabella che confronta alcuni dei principali parametri progettuali (fattori Gamma, carichi e resistenza dei materiali) tra i Paesi europei.

    PaeseGamma M0 (acciaio)Gamma M1 (stabilità)Carico del Vento (kN/m²)Carico della Neve (kN/m²)Gamma G (carichi permanenti)
    Italia1.001.100.4 – 1.50.5 – 2.51.35
    Francia1.051.100.5 – 1.80.4 – 3.01.30
    Germania1.001.050.5 – 2.00.5 – 2.81.35
    Spagna1.001.050.3 – 1.30.4 – 2.01.35
    Regno Unito1.001.100.6 – 2.00.6 – 1.51.40

    Importanza di Consultare gli Allegati Nazionali

    Per chi progetta strutture in acciaio, è essenziale fare riferimento agli Allegati Nazionali per garantire che i progetti rispettino i requisiti specifici del Paese in cui la struttura sarà costruita. Questi allegati forniscono indicazioni fondamentali per:

    • Adattare i fattori di sicurezza in base al contesto nazionale.
    • Ottimizzare i calcoli dei carichi tenendo conto delle condizioni locali, come il vento e la neve.
    • Adeguare i parametri sismici, soprattutto in zone ad alto rischio sismico.
    • Garantire la conformità con le norme di sicurezza nazionali, evitando problemi in fase di approvazione o costruzione.

    Conclusione: Uniformità e Flessibilità negli Eurocodici

    Gli Eurocodici, inclusi l’Eurocodice 3, sono progettati per fornire una base unitaria che permetta ai professionisti di progettare in modo sicuro in tutta Europa. Tuttavia, grazie agli Allegati Nazionali, i singoli Paesi hanno la possibilità di adattare i parametri alle proprie esigenze specifiche. Questo equilibrio tra uniformità e flessibilità è ciò che rende l’Eurocodice uno strumento potente per la progettazione in acciaio a livello europeo.


    Conclusione

    Differenze Normative nei Paesi Europei

    PaeseGamma M0Gamma M1Carico del VentoCarico della NeveResistenza Trazione (kN)Resistenza a Taglio (kN)Momento Critico (kNm)
    Italia1.001.100.4 – 1.50.5 – 2.5500300110
    Francia1.051.100.5 – 1.80.4 – 3.0600400130
    Germania1.001.050.5 – 2.00.5 – 2.8700450150
    Spagna1.001.050.3 – 1.30.4 – 2.0500350100
    Regno Unito1.001.100.6 – 2.00.6 – 1.5750500160

    Abbiamo completato la panoramica dettagliata delle principali sezioni dell’Eurocodice 3 relative alla progettazione delle strutture in acciaio. Questo articolo funge da guida pratica e tecnica per ingegneri, architetti e professionisti del settore, con un focus su come le normative europee possono essere applicate e adattate a livello nazionale.

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