Normativa parapetti – Ultimo aggiornamento.
Normativa parapetti – Ultimo aggiornamento.
Il testo che disciplina i carchi orizzontali lineari.
3.1.4.3 SOVRACCARICHI ORIZZONTALI LINEARI
I sovraccarichi orizzontali lineari Hk riportati nella Tab. 3.1.II devono essere utilizzati per verifiche locali e non si combinano con i carichi utilizzati nelle verifiche dell’edificio nel suo insieme.
I sovraccarichi orizzontali lineari devono essere applicati alle pareti alla quota di 1,20 m dal rispettivo piano di calpestio; devono essere applicati ai parapetti o ai mancorrenti alla quota del bordo superiore.
Le verifiche locali riguardano, in relazione alle condizioni d’uso, gli elementi verticali bidimensionali quali i tramezzi, le pareti, i tamponamenti esterni, comunque realizzati, con l’esclusione dei divisori mobili (che comunque devono garantire sufficiente stabilità in esercizio).
Il soddisfacimento di questa prescrizione può essere documentato anche per via sperimentale, e comunque mettendo in conto i vincoli che il manufatto possiede e tutte le risorse che il tipo costruttivo consente.
– carichi verticali uniformemente distribuiti qk
– carichi verticali concentrati Qk
– carichi orizzontali lineari Hk
Normativa parapetti – Ultimo aggiornamento.
La normativa che regola la costruzione dei parapetti è molto articolata e si divide in diversi articoli a partire dal 1989.
L’ultimo aggiornamento alle norme tecniche delle costruzioni sancisce due punti fondamentali, di cui molti professionisti e operatori del settore non sono a conoscenza, in quanto, facendo riferimento al solo testo delle Norme Tecniche delle Costruzioni, questo articolo particolare non viene riportato.
Il testo in questione identifica due punti particolari che modificano in modo significativo il testo precedente:
L’altezza del parapetto viene fissata a: 1100 mm.
Il parapetto deve essere dimensionato per reggere una spinta alla testa del corrimano pari a: 1,5 KN/metro.
Per quanto riguarda l’altezza, questo non implica nessun particolare accorgimento tecnico costruttivo a parte la modifica della quota stessa. Al contrario i 150 Kg/m significa che un parapetto di 5 metri deve reggere una spinta uniformemente distribuita alla testa del corrimano di 750 Kg. e con l’aumentare della lunghezza del parapetto, proporzionalmente, aumenta anche il carico che deve reggere. Sembra cosa banale, ma se si facesse un attento calcolo, ci si renderebbe subito conto, che molti fissaggi, piantoni e parapetti esistenti, non rispettano questi limiti neanche lontanamente. Molte volte anche parapetti di nuova costruzione non rispettano questi limiti imposti per legge.
Per chi volesse leggere il testo integrale è pubblicato in gazzetta ufficiale con il seguente riferimento:
Decreto 17 gennaio 2018 Aggiornamento delle «Norme tecniche per le costruzioni (GU n. 42 del 20-2-2018 SO n. 8)
Testo del Decreto 17 gennaio 2018
5.1.3.10 AZIONI SUI PARAPETTI E URTO DI VEICOLO IN SVIO:
L’altezza dei parapetti non può essere inferiore a 1,10 m. I parapetti devono essere calcolati in base ad un’azione orizzontale di
1,5 kN/m applicata al corrimano.
Le barriere di sicurezza stradali e gli elementi strutturali ai quali sono collegate devono essere dimensionati in funzione della
classe di contenimento richiesta, per l’impiego specifico, dalle norme nazionali applicabili.
Nel progetto dell’impalcato deve essere considerata una combinazione di carico nella quale al sistema di forze orizzontali, equivalenti
all’effetto dell’azione d’urto sulla barriera di sicurezza stradale, si associa un carico verticale isolato sulla sede stradale costituito
dallo Schema di Carico 2, posizionato in adiacenza alla barriera stessa e disposto nella posizione più gravosa.
Tale sistema di forze orizzontali potrà essere valutato dal progettista, alternativamente, sulla base:
– delle risultanze sperimentali ottenute nel corso di prove d’urto al vero, su barriere della stessa tipologia e della classe di
contenimento previste in progetto, mediante l’utilizzo di strumentazione idonea a registrare l’evoluzione degli effetti
dinamici;
– del riconoscimento di equivalenza tra il sistema di forze e le azioni trasmesse alla struttura, a causa di urti su barriere
della stessa tipologia e della classe di contenimento previste in progetto, laddove tale equivalenza risulti da valutazioni
teoriche e/o modellazioni numerico-sperimentali;
In assenza delle suddette valutazioni, il sistema di forze orizzontali può essere determinato con riferimento alla resistenza caratteristica
degli elementi strutturali principali coinvolti nel meccanismo d’insieme della barriera e deve essere applicato ad una quota h,
misurata dal piano viario, pari alla minore delle dimensioni h1 e h2, dove h1 = (altezza della barriera – 0,10m) e h2 = 1,00 m. Nel dimensionamento
degli elementi strutturali ai quali è collegata la barriera si deve tener conto della eventuale sovrapposizione delle
zone di diffusione di tale sistema di forze, in funzione della geometria della barriera e delle sue condizioni di vincolo. Per il dimensionamento dell’impalcato, le forze orizzontali così determinate devono essere amplificate di un fattore pari a 1,50.
Il coefficiente parziale di sicurezza per la combinazione di carico agli SLU per l’urto di veicolo in svio deve essere assunto unitario.
Vedi anche: Normativa di riferimento per parapetti a correnti orizzontali – ITALFABER
FAQ
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Innovazioni nel mondo dei materiali da costruzione – nuove frontiere per edifici più resistenti e durevoli
Panoramica dell’innovazione nei materiali da costruzione
L’industria dei materiali da costruzione sta vivendo una fase di rapida evoluzione, con tecnologie innovative che stanno ridefinendo gli standard di resistenza e durabilità negli edifici moderni. Dai materiali compositi avanzati alle nuove tecniche di produzione, le possibilità offerte dall’innovazione sono infinite.
L’importanza dell’evoluzione dei materiali per la sostenibilità e la resilienza
La sostenibilità e la resilienza sono due pilastri fondamentali per l’edilizia del futuro. L’evoluzione dei materiali da costruzione gioca un ruolo cruciale nel ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni e nell’aumentarne la capacità di resistere a eventi estremi come terremoti e calamità naturali.
Investire in materiali ecologici e tecnologicamente avanzati non solo garantisce la protezione dell’ambiente, ma assicura anche la sicurezza e la longevità delle nostre strutture, contribuendo a costruire un futuro più sostenibile per le generazioni a venire.
Materiali Avanzati per una Costruzione Sostenibile
Materiali da costruzione ecocompatibili
I materiali da costruzione ecocompatibili stanno rivoluzionando l’industria edilizia, offrendo soluzioni sostenibili per la creazione di edifici più efficienti dal punto di vista energetico e meno impattanti sull’ambiente. Materiali come il legno certificato, i mattoni riciclati e i cementi a basse emissioni di carbonio stanno diventando sempre più popolari per le nuove costruzioni. Questi materiali non solo riducono l’impatto ambientale durante la fase di costruzione, ma contribuiscono anche a una migliore qualità dell’aria interna e a una maggiore durata nel tempo degli edifici.
Tecnologie emergenti nel riciclo dei materiali da costruzione
Le tecnologie emergenti nel riciclo dei materiali da costruzione stanno aprendo nuove possibilità per ridurre gli sprechi e promuovere l’economia circolare nel settore edilizio. Grazie all’uso di macchinari avanzati e processi innovativi, i materiali come il cemento, l’acciaio e il vetro possono essere riciclati in modo efficiente per essere riutilizzati nella costruzione di nuovi edifici. Questo approccio non solo riduce la quantità di rifiuti destinati alle discariche, ma contribuisce significativamente alla riduzione dell’impatto ambientale dell’industria edilizia, rendendola più sostenibile e responsabile.
Le tecnologie emergenti nel riciclo dei materiali da costruzione sono fondamentali per affrontare la sfida della gestione dei rifiuti nel settore edilizio e per promuovere una maggiore sostenibilità ambientale. L’innovazione in questo campo apre la strada a una trasformazione positiva dell’industria delle costruzioni, consentendo di ridurre l’estrazione di risorse naturali e di limitare l’impatto ambientale legato alla produzione di materiali da costruzione tradizionali.
Nuove Tecnologie in Cantiere
Stampanti 3D e il loro impatto sull’edilizia
Le stampanti 3D stanno rivoluzionando il settore edilizio, offrendo la possibilità di creare componenti architettonici complessi in modo rapido ed efficiente. Questa tecnologia innovativa consente la produzione di elementi strutturali personalizzati, riducendo i tempi di costruzione e permettendo una maggiore precisione nella realizzazione. Inoltre, l’utilizzo di materiali avanzati come il calcestruzzo stampato in 3D porta a una maggiore resistenza e durata degli edifici, migliorando la qualità complessiva delle costruzioni.
Sistemi robotici e automatizzazione del cantiere
I sistemi robotici e l’automatizzazione dei processi in cantiere stanno ottimizzando le operazioni di costruzione, aumentando l’efficienza e riducendo il margine di errore umano. Grazie all’utilizzo di droni, robot e tecnologie intelligenti, le attività edili diventano più sicure, veloci e precise. Questo approccio rivoluzionario sta trasformando radicalmente il modo in cui vengono realizzati gli edifici, aprendo nuove prospettive per un settore sempre più all’avanguardia.
Con l’avvento di sistemi robotici avanzati e l’automatizzazione sempre più diffusa, il cantiere del futuro si prospetta come un ambiente altamente tecnologico e efficiente. I vantaggi di tali innovazioni si traducono in una maggiore produttività, una riduzione dei costi e un miglioramento della sicurezza sul luogo di lavoro. Queste tecnologie sono destinate a cambiare radicalmente il panorama dell’edilizia, promettendo edifici più resistenti, durevoli e sostenibili nel lungo termine.
Materiali Innovativi e Caratteristiche Tecniche
Materiali compositi ad alte prestazioni
I materiali compositi ad alte prestazioni rappresentano una delle più interessanti innovazioni nel settore dei materiali da costruzione. Questi materiali combinano diverse proprietà di materiali diversi, come fibre di carbonio, vetro o aramidiche, con matrici polimeriche o metalliche, per ottenere caratteristiche tecniche superiori. La leggerezza e la resistenza meccanica di questi materiali li rendono ideali per applicazioni che richiedono elevate prestazioni strutturali, come ponti sospesi, veicoli ad alta velocità e componenti aerospaziali.
Leghe metallurgiche e trattamenti superficiali per la durabilità
Le leghe metallurgiche e i trattamenti superficiali costituiscono una solida base per la creazione di materiali da costruzione estremamente durevoli. Le leghe metalliche, come l’acciaio inossidabile e l’alluminio leggero, offrono resistenza alla corrosione e alla fatica, rendendoli ideali per ambienti aggressivi o soggetti a sollecitazioni cicliche. I trattamenti superficiali, come la zincatura o la cromatura, proteggono la superficie dei materiali metallici da agenti esterni, garantendone una maggiore durabilità nel tempo.
Le leghe metallurgiche sono state ampiamente utilizzate nell’industria edilizia per migliorare la resistenza e la durabilità delle costruzioni. Grazie alla combinazione di diversi metalli, è possibile ottenere materiali con proprietà specifiche, come resistenza alla corrosione, alla fatica o all’usura. I trattamenti superficiali, inoltre, permettono di prolungare la vita utile dei materiali e di ridurre i costi di manutenzione nel lungo periodo.
Incrementare la Resistenza e la Sicurezza degli Edifici
Innovazioni nel calcestruzzo per migliorare resistenza e durabilità
Il settore dei materiali da costruzione sta assistendo a importanti sviluppi nel campo del calcestruzzo, mirati a migliorarne la resistenza e la durabilità. Nuove formule di calcestruzzo sono state progettate per resistere a condizioni ambientali estreme, riducendo notevolmente il rischio di corrosione e di degrado nel tempo. Queste innovazioni stanno rivoluzionando l’industria delle costruzioni, permettendo la realizzazione di edifici più resistenti e durevoli rispetto al passato.
Sviluppi recenti nella tecnologia antisismica
La tecnologia antisismica ha compiuto passi da gigante negli ultimi anni, con l’introduzione di sistemi sempre più avanzati per proteggere gli edifici dai terremoti. Materiali più flessibili e resistenti vengono impiegati per consentire agli edifici di assorbire meglio le forze sismiche, riducendo così i danni strutturali. Grazie a questi sviluppi recenti, è possibile garantire una maggiore sicurezza agli occupanti degli edifici e proteggere le strutture da catastrofi naturali sempre più frequenti.
La tecnologia antisismica si è evoluta notevolmente nell’ultimo decennio, offrendo soluzioni sempre più efficaci per proteggere gli edifici dai terremoti. Sistemi di isolamento sismico e ammortizzatori antisismici sono solo alcune delle innovazioni che stanno contribuendo a rendere gli edifici più sicuri e resilienti di fronte ai pericoli sismici. Questi progressi giocano un ruolo fondamentale nell’assicurare la stabilità strutturale degli edifici, garantendo la protezione delle vite umane e la riduzione dei danni materiali in caso di eventi sismici.
Efficienza Energetica e Materiali Isolanti
Isolanti termici di nuova generazione
I progressi nel settore dei materiali da costruzione hanno portato all’introduzione di isolanti termici di nuova generazione che rivoluzionano il modo in cui gli edifici gestiscono il calore. Questi materiali isolanti sono progettati per ridurre al minimo le perdite di calore e massimizzare l’efficienza energetica degli edifici. In questo modo, non solo si contribuisce a ridurre i consumi energetici e le emissioni di carbonio, ma si migliora anche il comfort abitativo all’interno degli spazi.
Materiali da costruzione con proprietà fotovoltaiche integrata
Un’altra innovazione che sta guadagnando terreno è rappresentata dai materiali da costruzione con proprietà fotovoltaiche integrate. Grazie a queste caratteristiche, le superfici degli edifici possono non solo svolgere la loro funzione tradizionale di protezione e isolamento, ma anche generare energia elettrica sfruttando la luce solare. Questo rappresenta un passo avanti significativo verso la creazione di edifici a energia zero, in grado di produrre l’energia di cui hanno bisogno in modo sostenibile.
Questi materiali innovativi consentono di sfruttare al massimo le risorse naturali disponibili, riducendo al contempo la dipendenza da fonti energetiche tradizionali e contribuendo alla transizione verso una società più sostenibile dal punto di vista energetico.
Prospettive Future e Sviluppi Ricerca
Nanotecnologie applicate ai materiali da costruzione
Le nanotecnologie stanno rivoluzionando il settore dei materiali da costruzione, offrendo soluzioni innovative per renderli più resistenti e durevoli. Attraverso l’utilizzo di nanomateriali come nanoparticelle di carbonio o nanotubi, è possibile migliorare le proprietà meccaniche e termiche di calcestruzzi, malte e vernici, creando strutture più performanti e affidabili.
Orizzonti futuri: materiali autorigeneranti e bioedilizia
I materiali autorigeneranti rappresentano una vera svolta nel mondo della costruzione, con la capacità di riparare da soli eventuali crepe o danneggiamenti superficiali. Inoltre, la bioedilizia punta alla sostenibilità ambientale, utilizzando materiali a basso impatto ambientale come il legno certificato o il cemento riciclato. Queste innovazioni sono cruciali per promuovere la costruzione di edifici sempre più ecologici e sostenibili.
Riepilogo delle innovazioni principali
Le innovazioni nel mondo dei materiali da costruzione stanno rivoluzionando il settore edilizio, offrendo soluzioni innovative per la creazione di edifici più resistenti e durevoli. Materiali come il cemento rinforzato con fibre di carbonio, i materiali riciclati e auto-riciclabili, insieme a tecniche avanzate di stampa 3D, stanno aprendo nuove frontiere nella progettazione e costruzione di strutture edilizie.
Implicazioni per l’industria delle costruzioni e sviluppi attesi
Le nuove innovazioni nel settore dei materiali da costruzione avranno un impatto significativo sull’industria delle costruzioni, migliorando l’efficienza costruttiva, la sostenibilità ambientale e la resistenza delle strutture. Ci si aspetta che queste innovazioni portino a una maggiore durata delle costruzioni, riducendo i costi di manutenzione e aumentando la sicurezza degli edifici.
Con il costante progresso della ricerca e della tecnologia, è probabile che nel prossimo futuro si assista a ulteriori sviluppi che renderanno gli edifici ancora più sicuri, sostenibili e durevoli.
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L’altezza minima di 1,10 m per i parapetti, indicata nelle NTC 2018 al paragrafo 5.1.3.10, si applica solamente ai “ponti stradaliâ€.
(Modifica)Salve Ing. Dipierri, essendoci molti testi tra nazionali, Europei e internazionali che disciplinano la norma abbiamo riscontrato non sia chiarissima. Consigliamo di far fede a cosa dice il Comune di riferimento a riguardo.
le normative specifiche per l’altezza dei parapetti possono variare a seconda del tipo di edificio e del contesto. Vediamo più nel dettaglio:
Decreto Ministeriale 14 giugno 1989, n. 236: Questo decreto stabilisce che per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni importanti, l’altezza minima dei parapetti deve essere di 100 cm (1000 mm) per gli edifici residenziali. Tuttavia, per gli edifici non residenziali e le aree con un maggiore rischio di caduta, come i balconi, le terrazze e le scale aperte al pubblico, l’altezza minima può essere di 110 cm (1100 mm).
Norme locali e regolamenti urbanistici: Le regioni e i comuni possono avere regolamenti specifici che richiedono altezze diverse. Ad esempio, alcune amministrazioni locali potrebbero richiedere un’altezza minima di 110 cm per i parapetti anche nelle abitazioni residenziali, in conformità con i requisiti di sicurezza più rigorosi.
Codice di prevenzione incendi (DM 3 agosto 2015): Per alcuni edifici pubblici e commerciali, l’altezza dei parapetti deve essere di almeno 110 cm (1100 mm) per garantire la sicurezza contro il rischio di cadute.
Eurocodice 1 (EN 1991-1-1:2002): Questa norma europea fornisce criteri per la sicurezza e l’uso delle costruzioni, comprese le specifiche per i parapetti. Secondo l’Eurocodice 1, l’altezza minima dei parapetti è generalmente di 100 cm (1000 mm) per edifici residenziali. Tuttavia, per edifici pubblici, commerciali e aree con un rischio maggiore di caduta, l’altezza minima raccomandata può essere di 110 cm (1100 mm) o più.
ISO 13857:2008: Questa norma internazionale riguarda la sicurezza delle macchine e include anche linee guida per la progettazione di parapetti e barriere di protezione, stabilendo un’altezza minima di 110 cm (1100 mm) per garantire la protezione contro le cadute.
Normative Specifiche Nazionali: Ogni paese dell’Unione Europea può avere regolamenti nazionali che integrano o specificano ulteriormente le normative europee. Ad esempio, in Germania, il regolamento edilizio (DIN 18065) richiede che i parapetti abbiano un’altezza minima di 100 cm (1000 mm) per le scale e di 110 cm (1100 mm) per i balconi.